Devo confessare che questi tasti mi hanno cambiato la vita !
Il primo tasto commerciale comperato è stato il Begali Magnetic Traveler light del buon Pietro (I2RTF)
Poi è arrivato il mitico Begali Spark un verticale del quale mi sono innamorato subito.
La manipolazione con il tasto verticale ti riempie di soddisfazioni. E' innegabile che l'esercizio deve essere tanto per poter "battere" con la massima precisione rispettando il famoso rapporto 1:3 per punti e linee ma la padronanza che si prova durante un QSO è immensa.
Adesso capisco anche cosa si intende per "sfumature" di battuta !!
Questa è stata una vera occasione...... il mitico tasto verticale tedesco Junker. Questo tipo di tasto era usato dagli R/T della Kriegsmarine, in particolar modo dai radiotelegrafisti degli U-BOAT.
Progettato e costruito nella WW I° da un ufficiale radiotelegrafista della Marina Tedesca, l' Ing. Joseph Junker (da non confondere con la Junker produttrice di aerei), lo Junker Key fu brevettato soltanto nel 1926 (qualcuno sostiene nel 1920) e prodotto a Berlino nello stabilimento dello stesso Junker dove all'epoca produceva anche apparecchiature radio per la Marina.
Durante la WWII°, questa chiave equipaggio’ tutte le forze militari tedesche. Alla destra del tasto viene riportata la sigla D.R.P. (Deutsches Reichs Patent) Junker che indica chiaramente il periodo della sua costruzione, (1931) 1933 - 1945 mentre la sigla D.B.G.M. (Deutsche Bundesgebrauchsmuster) indica la fabbricazione nel dopoguerra, ossia dopo il 1945. Bisogna tener presente che le chiavi costruite nel periodo bellico o antebellico (1933-1945) ed identificate con la sigla D.R.P., che riportano all’interno, stampigliata sulla bachelite, (cosa rarissima) o sul cartoncino isolante che copre lo chassis, (ma non sempre), nella parte inferiore dov'e' sistemato il filtro antisparking l'emblema del Terzo Reichs (l’aquila e la swastika) hanno un valore di mercato del 40% / 50% in piu’, pertanto prestate la massima attenzione!! Questo verticale dalla forma unica ed inconfondibile, oltre ad essere molto robusto e preciso nelle regolazioni ha un tocco unico, possiede qualcosa di particolare, emette quel “thunk” un pochino ovattato gradevole all'operatore ed al suo orecchio, un tasto piacevole da utilizzare. Costruito con macchine d'alta precisione adotta tecniche di realizzazione molto originali tra cui spicca la regolazione del tensionamento della molla (favolosa soluzione!) e la registrazione dei contatti "click-stop" sui vecchi modelli in dotazione alla Marina Militare, Mercantile ed uffici pubblici civili.
I contatti combaciano alla perfezione e sono costruiti in argento duro ad alta conducibilita’ pertanto adatti ad
un uso prolungato, inoltre, incorpora nella base un filtro antiscintille/antisparking, soluzioni difficilmente adottate su altri manipolatori. Tutto il complesso e’
racchiuso in un cofano metallico apribile a compasso avente la funzione di proteggere la meccanica. Nei “recenti” manipolatori Junker , quelli costruiti dal 1980 circa in poi (quelli
piu' economici per intenderci) il cofano non e’ piu’ di metallo ma di ottima plastica o resina, ben rifinito e verniciato alla perfezione, fatto veramente molto bene. Utilizzato per le sue
caratteristiche da numerose marine europee, fu lo standard per tutta la marina mercantile e militare olandese e per tutte le stazioni litoranee e costiere australiane. E’ tutt’oggi un
eccellente manipolatore morse prodotto dalla Joseph Junker Gmbh a Bad Honnef - Germany con lo stesso marchio di sempre.
Con la voglia di aumentare la velocità è arrivato il mitico tasto HST sempre di produzione delle officine Begali
Tanto ho scritto sul tasto J-36 nella sezione qui
I miei due BuG sono il Vibroplex Champion del 1956 con matricola #186170 ed il mitico J-36 di Alberto Frattini (I1QOD) con numero di serie #39 un capolavoro di autocostruzione.
Il tasto mi è arrivato dopo 3 mesi di lunghisima attesa ma ne è valsa la pena.
Non mi dilungo sulla descrizione che trovate nella sezione qui ma diro' sue parole ulla spedizione, la taratura e le prime impressioni dopo una settimana di utilizzo.
L'imballo era ben fatto, la dotazione altrettanto con le brugole, un oring di scorta per il dumper ed il suo panno blue.
Le tarature sono millimetriche ed il serraggio è ottimo.
Il tasto ha una leggerezza di manipolazione fantastica (il peso della base è di circa 2 kg e questo gli permette una bella stazza).
Che dire... ottimo tasto e l'arte costruttiva di Alberto Frattini ne marchia il sigillo di garanzia per questo fantastico esemplare.
Aggiungo un paio di foto fatte al tasto.
Questo è il tasto che ha cambiato la mia oppinione sui tasti automatici. un bel gran tasto.
Sebbene la mia passione sia rivolta ai tasti semiautomatici (BUG) e verticali con questo tasto ho riscoperto il piacere di fare QSO a buone velocità (non esageriamo 30WPM ma anche un bel rilassante 25WPM).
E' un tasto molto "pulito" nel design e Uli ha bene interpretato e portato avanti il lavoro di Schurr.
Il nome "Dirigent" in Tedesco significa "Direttore di Orchestra" e come un direttore d'orchestra il tasto si comporta facendo uscire tutto il ritmo delle sue note.
E' un tasto automatico , doppia paletta con contatti convessi placati oro. Il tasto è provvisto di un coperchio in plexiglass trasparente che lo ripara dalla polvere.
Le regolazioni sia dei contatti che della durezza separata delle due leve, sono millimetrici e non necessitano di attrezzi.
Come scrive Uli sul suo sito il tasto pesa 1.5kg e le dimensioni sono 139 x 81 x 58 mm
E' rivestito di una vernice trasparente ai polimeri che permette una resistenza all'acqua ed al tempo impedendo l'effeto pitting.
Ho un ottima impressione d'uso di questo tasto che deve essere manipolato con "Gentilezza" per meglio apprezzare le sue doti.
Il tasto arriva con il cavo intestato da una parte quindi in base alle esigenze proprie si può montare un connettore stereo da 3.5mm oppure da 6.35mm ricordandosi che il filo bianco deve essere collegato alla punta del connetore per fare i punti mentre il filo rosso farà le linee. Se si sbaglia nulla di grave si dovrà invertire punti e linee dal menù del proprio RTX ma se avrete altri tasti automatici collegati in modo diverso dovrete tutte le volte che cambiate tasto invertire i punti con le linee da menu.... insomma vi conviene tenere lo standard dei punti sulla punta del puntale stereo !
Questi consigli mi sono stati dati durante un bel QSO in 40m da IK6IHM Giuseppe (Peppe). Una bella ora di QSO e prove che mi hanno permesso di riscoprire il piacere dell'uso del tasto automatico.
Premesso che ogni tasto va tarato a piacere esclusivo di chi lo utilizza e che non esistone le "regole perfette" questi vogliono essere solo dei consigli.
1. Regolare i contatti dei punti e linee con un foglio A4 da stampante che deve passare dentro senza sforzare. Si puo' provare in futuro con 2 o 3 fogli a piacimento sempre utilizzando il tasto per almeno 1 mese o piu' in modo da apprezzare la modifica.
2. allargare completamente in senso antiorario le due regolazioni della durezza finchè la vite rientra nel perno. A questo punto segnare una tacca di riferimento sulle viti
3. Incominciare a stringere con un giro completo simmetricamente sia i punti che le linee finchè sui punti la manipolazione diventa corretta nessuna falsa "e" o "i" verrà suonata involontariamente.
4. Tenere una velocità di 23WPM per iniziare poi si potrà sempre incrementare.
5. Le viti di regolazione della durezza devono essere svitate di 1/4 di giro fino a trovare il giusto rapporto.
6. Il braccio deve formare con l'avambraccio 90° alzare la segia quanto basta.
7. L'avambraccio va completamente appoggiato al tavolo e il mignolo e anulare ripiegati a fare di appoggio alla mano.
8. Le palette vanno sfiorate non picchiate il tasto è molto gentile e preciso nei movimenti non serve la forza.
9. Regoalre il DELAY della radio in modo tale che tra un carattere e l'altro all'interno della parola si rimanga in TX e quando si spaziano le parole di rotna in RX. Questo aiuta il ritmo.
10. Se durante la manipolazione mi escono dei caratteri in piu' allora devo indurire (stringere) se invece batto dei caratteri in meno allora devo allentare (mollare svitare). Questo tipo di regolazione puo' essere indipendente sui punti e sulle linee.
Buon Divertimento
'73 de IW2MXE Diego