Il marchese Guglielmo Marconi (Bologna, 25 aprile 1874 – Roma, 20 luglio 1937) è stato un fisico e inventore italiano. È conosciuto per aver sviluppato per primo un efficace sistema di comunicazione con telegrafia senza fili via onde radio che ottenne una notevole diffusione: evoluzioni di tale sistema portarono allo sviluppo dei moderni sistemi e metodi di radiocomunicazioni in telecomunicazioni come la televisione, la radio, e in generale tutti i sistemi che utilizzano le comunicazioni senza fili.
Anche altri scienziati ed inventori hanno contribuito all'invenzione della telegrafia senza fili o hanno effettuato esperimenti simili negli stessi anni, come ad esempio Heinrich Hertz nel 1886, Nikola Tesla nel 1893, Carl Ferdinand Braun, Thomas Edison, Aleksandr Popov ed altri, ma gli esperimenti di Marconi portarono alle prime applicazioni commerciali su vasta scala della telegrafia senza fili.
Guglielmo Marconi nacque a Bologna il 25 aprile 1874. Suo padre Giuseppe Marconi, un proprietario terriero che viveva nelle campagne di Pontecchio, era al secondo matrimonio. Vedovo con un figlio, aveva conosciuto una giovane irlandese, Annie Jameson, nipote del fondatore della storica distilleria Jameson & Sons in visita in Italia per studiare bel canto, sposandola il 16 aprile 1864 a Boulogne-sur-Mer. Un anno dopo il matrimonio nacque Alfonso e, nove anni più tardi, Guglielmo.
L'avere avuto una madre irlandese permette di comprendere meglio le molte attività di Guglielmo che si svolsero in Gran Bretagna ed Irlanda. Avrebbe potuto optare per la cittadinanza britannica in qualsiasi momento, in quanto figlio di entrambi i genitori con tale cittadinanza. Quando il piccolo Guglielmo aveva tre anni, il 4 maggio 1877, Giuseppe Marconi aveva infatti deciso di assumere a sua volta la cittadinanza inglese (non la riacquisterà più).
Gli esperimenti
Marconi, appena ventenne, cominciò i primi esperimenti lavorando come autodidatta e avendo come aiutante il maggiordomo Mignani. Nell'estate del 1894 costruì un segnalatore di temporali costituito da una pila, un coherer (ossia un tubetto con limatura di nickel e argento posta fra due tappi d'argento) e un campanello elettrico, capace di emettere uno squillo in caso di fulmine. In seguito riuscì, premendo un tasto telegrafico posto su un bancone, a far squillare un campanello posto dall'altro lato della stanza. Una notte di dicembre, Guglielmo sveglia la madre, la invita nel suo rifugio segreto e le mostra l'esperimento che ha realizzato. Il giorno dopo anche il padre assiste all'esperimento. Quando si convince che il campanello suona senza collegamento con fili, mette mano al portafogli e regala al figlio i soldi necessari per l'acquisto di nuovi materiali. Il giovane Marconi prosegue nei suoi esperimenti anche all'aperto. In campagna aumenta la potenza delle emissioni e la distanza che separa il trasmettitore dal ricevitore, capace di ricevere i segnali dell'alfabeto Morse. L'8 dicembre 1895, dopo vari tentativi, l'apparecchio che aveva costruito si dimostrò valido nel comunicare e ricevere segnali a distanza, ma anche nel superare gli ostacoli naturali (in questo caso, la collina dietro Villa Griffone). Il colpo di fucile che Mignani sparò in aria per confermare la riuscita dell'esperimento (l'apparecchio vibrò e cantò come un grillo per tre volte) viene considerato l'atto di battesimo della radio in Italia; altri sperimentatori avevano infatti ottenuto simili risultati in precedenza, come Nikola Tesla, che trasmise a 50 km di distanza all'inizio dello stesso anno in un collegamento a West Point, mentre il russo Aleksandr Popov aveva realizzato un ricevitore di onde radio nel maggio dello stesso anno.
G. Marconi volle introdurre personalmente nel 1931 la prima trasmissione radiofonica di un Pontefice, Pio XI, annunciando al microfono: "Con l'aiuto di Dio, che tante misteriose forze della
natura mette a disposizione dell'umanità, ho potuto preparare questo strumento che procurerà ai
fedeli di tutto il mondo la consolazione di udire la voce del Santo Padre".
Il brevetto
Prevedendo l'occorrenza di grandi capitali per proseguire negli esperimenti, Marconi si rivolse al ministero delle Poste e Telegrafi, al tempo guidato dall'on. Pietro Lacava, illustrando l'invenzione del telegrafo senza fili e chiedendo finanziamenti. La lettera non ottenne risposta e venne liquidata dal ministro con la scritta «alla Longara», intendendo il manicomio posto in via della Lungara a Roma. Nel 1896, Marconi parla con l’amico di famiglia Carlo Gardini, console degli Stati Uniti a Bologna, dell’idea di lasciare l’Italia per andare in Inghilterra. Gardini scrive una lettera all’Ambasciatore d’Italia a Londra, Annibale Ferrero suo conoscente, per presentare il giovane e le sue straordinarie scoperte. Con risposta, l’ambasciatore Ferrero, consiglia di non rivelare a nessuno i risultati ottenuti se non dopo la presentazione del brevetto. Inoltre lo incoraggia a recarsi in Inghilterra, dove ritiene che gli sarà più facile trovare i capitali necessari per l’impiego pratico della sua invenzione. Il 12 febbraio del 1896, Marconi parte con la madre in Inghilterra. A Londra, il 5 marzo dello stesso anno, presenta la prima richiesta provvisoria di brevetto, col numero 5028 e col titolo "Miglioramenti nella telegrafia e relativi apparati". Da sottolineare che tale richiesta avvenne con 21 giorni di anticipo rispetto alla data della prima trasmissione radio realizzata dal russo Popov. Il 19 marzo, Marconi ricevette dall'Ufficio Brevetti conferma dell'accettazione della prima domanda. Il 2 giugno dello stesso anno depositò all'Ufficio Brevetti di Londra una domanda definitiva per un sistema di telegrafia senza fili, n.12039, dal titolo "Perfezionamenti nella trasmissione degli impulsi e dei segnali elettrici e negli apparecchi relativi". Nel farlo, Marconi rinunciò a tre mesi di priorità sull'invenzione. Durante gli anni vi sono state molte dispute, sia teoriche nell'ambito dei fisici, sia in campo legale, per stabilire chi debba essere effettivamente considerato il primo inventore della radio, e ancora oggi la questione è controversa.
Il successo
Inno A Guglielmo Marconi, ed. Riuniti stabilimenti musicali primi 900, composto da Francesco Paolo Frontini Marconi, intanto, effettua dimostrazioni pubbliche alla presenza di politici ed
industriali: colloca ad esempio un trasmettitore sul tetto dello stabile della direzione delle Poste e un ricevitore in una casa su una banchina del Tamigi, a quattro chilometri di distanza. Per
l'Ammiragliato stabilisce un contatto attraverso il canale di Bristol, largo 14 chilometri. Collabora con il Daily Express in occasione delle regate di Kingstown.
I giornalisti seguono le regate al largo, a bordo di un rimorchiatore, poi passano le notizie a Marconi che le trasmette ad una stazione a terra da dove vengono telefonate rapidamente al
giornale. Nel luglio 1897 Marconi fondò a Londra la Wireless Telegraph Trading Signal Company (successivamente rinominata Marconi Wireless Telegraph Company), che aprì il primo ufficio in Hall
Street a Chelmsford, in Inghilterra, nel 1898 e impiegava circa 50 persone. Egli effettuò la prima trasmissione senza fili sul mare da Ballycastle (Irlanda del nord) all'isola di Rathlin nel
1898. Stabilì un ponte radio tra la residenza estiva della regina Vittoria e lo yacht reale sul quale c'era il principe di Galles, il futuro Edoardo VII convalescente per una brutta ferita al
ginocchio. Nel dicembre dello stesso anno, da un battello attrezzato con radio parte una richiesta di soccorso: è il primo caso di richiesta di salvataggio. Il 29 maggio i segnali attraversano il
canale della Manica superando la distanza di 51 chilometri. Marconi concentra successivamente le sue ricerche verso l'Atlantico, convinto che le onde possano varcare l'oceano seguendo la
curvatura della Terra. Il 6 novembre 1901 a Poldhu, in Cornovaglia, installa un grande trasmettitore la cui antenna di 130 metri è sollevata da un aquilone costituito da 60 fili tesi a tela di
ragno tra due piloni alti 49 metri e distanti fra di loro 61. Poi s'imbarca per St. John's di Terranova con gli assistenti Kemp e Paget. I due luoghi, separati dall'oceano Atlantico, distano fra
di loro oltre 3.000 chilometri. Il 12 dicembre 1901 ci fu la comunicazione che costituì il primo segnale radio transoceanico. Il messaggio ricevuto era composto da tre punti, la lettera S del
codice Morse. Per raggiungere Terranova avrebbe dovuto rimbalzare due volte sulla ionosfera. Una contestazione recente è stata presentata dal dottor Jack Belrose basandosi sia su considerazioni
teoriche che su tentativi di ripetizione dell'esperimento; egli crede che Marconi udì solamente disturbi atmosferici scambiati per un segnale. Marconi installò un analogo trasmettitore a
scintilla nel Centro Radio di Coltano, presso Pisa, nel 1903, che venne utilizzato fino alla seconda guerra mondiale prima per comunicare con le colonie d'Africa, quindi con le navi in
navigazione, ed in seguito ampliata e potenziata tanto da diventare una delle più potenti stazioni radio d'Europa. In quell'anno, come ricorda la stampa coeva (La Gazzetta della Spezia) Marconi
fu alla Spezia, presso la struttura della Marina Militare di San Bartolomeo, località militarizzata fra il capoluogo e Lerici: issò antenne dotate di palloni gonfiati ad elio, sulle plancie di
imbarcazioni inviate sempre più lontane dalla costa del golfo spezzino, e dalla base di san Bartolomeo dove Marconi operava per ottimizzare trasmissioni e ricezioni. Anni dopo, sempre in questa
zona, discendendo gli ultimi tornanti del Passo del Bracco, Marconi perdette l'uso di un occhio a causa di un violento scontro frontale automobilistico, mentre da Genova raggiungeva Pisa. A
seguito dell'incidente fece una lunga degenza presso l'Ospedale militare spezzino di Viale Fieschi. La curva nei pressi dell'abitato di Borghetto vara, luogo dell'incidente, è detta ancor oggi
dai vecchi abitanti curva Marconi. Nel 1904 effettuò esperimenti sul colle Cappuccini di Ancona. Il 16 marzo 1905 sposò Beatrice O'Brien, figlia di Edward Dunnough (O'Brien), quattordicesimo
barone di Inchiquin. Ebbero tre figlie, Lucia, che sopravvisse solo tre settimane, Degna e Gioia, e un figlio, Giulio. Divorziarono nel 1924. Marconi completò gli esperimenti per ottenere
comunicazioni transoceaniche attendibili fino al 1907 e fondò la Marconi corporation, che nell’ottobre del 1907 inaugurò il primo regolare servizio pubblico di radiotelegrafia attraverso l'Oceano
Atlantico, dando la possibilità alle navi transatlantiche di lanciare l'SOS senza fili. L'utilità del radio soccorso in mare si dimostrò il 23 gennaio del 1909, con il primo eclatante soccorso
navale che portò al salvataggio degli oltre 1700 passeggeri del transatlantico americano "Republic", che stava per affondare dopo essere stato speronato dal piroscafo italiano "Florida".
L’operatore radiotelegrafico Binns, che lavorava per la compagnia Marconi, continuò a lanciare per 14 ore ripetute l'SOS, finché uno di essi fu ricevuto dal'operatore del piroscafo "Baltic", il
cui comandante ordinò di cambiare rotta e diede il via all'operazione di salvataggio.
All'indomani nel porto di New York, salvi tutti i passeggeri, Binns fu festeggiato come un eroe e la gratitudine coinvolse la figura del marconista, accelerando la popolarità di Marconi. Nello
stesso anno, il 10 dicembre 1909, a Stoccolma Guglielmo Marconi ricevette il premio Nobel per la fisica, condiviso con il fisico tedesco Carl Ferdinand Braun. La motivazione della Reale Accademia
delle Scienze di Svezia recitò: “... a riconoscimento del contributo dato allo sviluppo della telegrafia senza fili”. Nell'autunno 1911 Marconi visitò le colonie italiane in Africa per
sperimentare i collegamenti a lunga distanza con la stazione di Coltano; in particolare fu a Tripoli da poco occupata dalle truppe italiane dove effettuò in collaborazione con Luigi Sacco,
comandante della locale stazione radio, alcuni esperimenti di collegamento radio con Coltano, che diedero impulso all'allestimento da parte dell'arma del Genio del primo servizio di
radiotelegrafia militare su larga scala.
Quando, nel 1912, il Titanic affondò dopo aver lanciato il segnale SOS via radio, Marconi si trovava negli Stati Uniti e accorse al porto di New York per ricevere i 705 superstiti. Intervistato
dalla stampa disse «Vale la pena di aver vissuto per aver dato a questa gente la possibilità di essere salvata». Prima di tornare in Italia, venne organizzata una cerimonia ufficiale in cui i
superstiti sfilarono nelle strade di New York incolonnati, recando in omaggio a Guglielmo Marconi una targa d'oro, realizzata dallo scultore Paolo Troubetzkoy, quale segno di riconoscenza.
L'inventore conferì un premio al marconista del Titanic Harold Bride che rimase al proprio posto a lanciare messaggi di soccorso, anche quando l'acqua aveva raggiunto il ponte superiore. Dal
foglio matricolare custodito presso il distretto militare di Bologna, risulta inoltre, che il giovane Marconi scelse di fare il soldato nell'esercito per un anno; lo espletò invece nella Regia
Marina, pur essendo nato in una città dell'entroterra (fu inserito nel corpo Reali Equipaggi in qualità di operaio). Svolse il servizio militare all'ambasciata di Londra dal 1º novembre 1900.
Trasferito poi in Italia fu congedato il 1º novembre 1901, ma per età fu trasferito nell'esercito il 31 dicembre 1906. Venne nominato senatore a vita del Regno d'Italia il 30 dicembre 1914. In
data 19 giugno 1915 Marconi si arruola come volontario nell'esercito con il grado di Tenente di Complemento del Genio, indi promosso capitano il 27 luglio 1916 e, benché ufficiale dell'esercito,
prestava servizio nell'Istituto Radiotelegrafico della Marina; in seguito a regolare domanda, datata Livorno 14 agosto 1916 presentata al Ministro della Marina, fu nominato Capitano di Corvetta
con R.D. del 31 agosto 1916, congedato con tale grado il 1º novembre 1919, e promosso Capitano di Fregata in congedo con R.D. 28 marzo 1920, e poi Capitano di Vascello con R.D. 7 luglio 1931.
Ambedue tali promozioni rientravano nelle norme di avanzamento degli ufficiali di complemento in congedo. Nel 1920 lo stabilimento di Marconi di Chelmsford fu sede della prima trasmissione
audio annunciata pubblicamente del Regno Unito; una delle annunciatrici fu Nellie Melba. Nel 1922 il primo servizio regolare di trasmissioni di intrattenimento cominciò dal Marconi Research
Centre a Writtle, vicino Chelmsford. Fu nominatopresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche nel 1927 e della Regia Accademia d'Italia (l'attuale Accademia Nazionale dei Lincei) il 19
settembre 1930, diventando automaticamente membro del Gran Consiglio del Fascismo, pur partecipando ad una sola seduta.
Il 15 giugno 1927 sposò Maria Cristina Bezzi-Scali. La loro figlia fu chiamata Maria Elettra Elena Anna. Anche il panfilo che ospitò molte ricerche in varie parti del mondo si chiamava Elettra. Gli esperimenti effettuati nel golfo del Tigullio avevano come postazione a terra una torre, posta sulla penisola di Sestri Levante, che successivamente prese il nome di "Torre Marconi", mentre nelle carte ufficiali della Marina italiana il golfo del Tigullio assunse il nome di "Golfo Marconi". Lo affianca in questi anni l'assistente Adelmo Landini. Il 17 giugno 1929 Vittorio Emanuele III conferisce a Marconi il titolo ereditario di marchese. Nel 1929, su richiesta di Pio XI, si incaricò di sovrintendere alla costruzione della prima Stazione Radio del Vaticano. L'inaugurazione di quella che nei decenni successivi assumerà il nome di Radio Vaticana avvenne il pomeriggio del 12 febbraio 1931. Alle 16,49 Pio XI pronunciò in latino il primo radiomessaggio e Marconi, in collegamento diretto con New York, Melbourne, Québec e altre città del mondo, introdusse le parole del Papa affermando fra l'altro: "Per circa venti secoli il Pontefice Romano ha fatto sentire la parola del suo divino magistero nel mondo, ma questa è la prima volta che la sua viva voce può essere percepita simultaneamente su tutta la superficie della terra". Al termine della cerimonia Pio XI lo decorò con le insegne della Gran Croce dell'Ordine Piano, consegandogli anche il Diploma di socio della Pontificia Accademia delle Scienze."[22] Dal Centro di Coltano partì il segnale, nel 1931, che accese le luci al Cristo Redentore di Rio de Janeiro, in una dimostrazione sull'efficienza della radio in comunicazioni transoceaniche. Dal 1933 alla morte fu presidente dell'Istituto Treccani.
Nel 1934 fu nominato primo presidente del CIRM che era nato su iniziativa sua e del suo medico, il dottor Guido Guida. Sempre nel 1933 mostrò nelle vicinanze di Castel Gandolfo ad alcuni alti
ufficiali un apparato radio che permetteva di rilevare oggetti metallici nelle vicinanze, di fatto un primo abbozzo del radar che Marconi aveva preconizzato già nel 1922. Negli anni seguenti
continuò queste ricerche, in parallelo a quelle di Ugo Tiberio. Il primo servizio di televisione regolare al mondo fu inaugurato a Londra dalla BBC il 2 novembre 1936; dopo una breve
sperimentazione dei due sistemi (quello a scansione meccanica dello scozzese John Logie Baird e quello elettronico della Marconi-EMI Television), la BBC adottò definitivamente il sistema
elettronico Marconi-EMI dal 1º febbraio 1937. La stessa BBC nel 1935, dopo l'invasione italiana dell'Etiopia, aveva bandito Marconi per questioni politiche dalle trasmissioni.[senza fonte] Gli
furono conferite 16 lauree honoris causa (di cui due in legge), 25 onorificenze di alto rango, 12 cittadinanze onorarie. Con Regio Decreto del 18 luglio 1936 Marconi fu promosso contrammiraglio
nella riserva per meriti eccezionali. Dal 1990 fino all'introduzione dell'euro nel 2001, Guglielmo Marconi è stato raffigurato sulla banconota da 2.000 lire italiane. [modifica] La morte Funerale
di stato di Guglielmo Marconi a Roma. A Roma, la mattina del 19 luglio 1937, Guglielmo Marconi accompagnò alla stazione la moglie, diretta a Viareggio per festeggiare il settimo compleanno della
figlia Elettra. Dopo essere ritornato nella sua casa di via Condotti ebbe una crisi cardiaca. Dopo che il suo medico personale, il dottor Cesare Frugoni, gli comunicò la gravità delle sue
condizioni, Marconi fece chiamare un sacerdote, ricevette l'estrema unzione e morì alle 3:45 del mattino del 20 luglio. In segno di lutto, quello stesso giorno le stazioni radio di tutto il mondo
interruppero contemporaneamente le trasmissioni per due minuti. Le sue spoglie sono custodite a Sasso Marconi presso la casa paterna di villa Griffone, dove hanno sede anche un museo e una
fondazione a lui dedicati.
(Click sull'immagine per il video)
Riporto qui di seguito la trascrizione del discorso radiofonico tratto dal disco a 78 giri della Discoteca di Stato che reca incise le parole pronunciate da Gugliemo Marconi nel 1932, in occasione della rievocazione della prima trasmissione a grande distanza.
"Sono lieto di poter rievocare in poche parole le esperienze delle prime trasmissioni radiotelegrafiche a grande distanza da me felicemente eseguite attraverso l'Oceano Atlantico il 12 dicembre
1901. Queste esperienze provarono conclusivamente che la trasmissione e la ricezione delle onde elettriche non erano affatto limitate, come a quel tempo credevano tutti gli scienziati, alle brevi
distanze, bensì potevano essere utilizzate per le comunicazioni fra il vecchio ed il nuovo mondo, e molto probabilmente anche a distanze assai maggiori. Fu appunto il risultato felice di quelle
esperienze che fece intravedere agli studiosi intelligenti quali fossero le vere possibilità e potenzialità di questo nuovo mezzo di comunicazione. Fin dal 1895, all'inizio cioè dei miei primi
esperimenti, io ebbi la forte intuizione, direi quasi la visione chiara e sicura, che le trasmissioni radiotelegrafiche sarebbero state possibili attraverso le più grandi distanze. A questo fine
decisi nel 1900 di far costruire due potenti stazioni radio telegrafiche: una a Poldhu, in Inghilterra, e l'altra sulla costa degli Stati Uniti d'America. La costruzione di queste due stazioni,
per le quali fu necessario arrischiare un'ingentissima somma, fu ultimata nell'agosto del 1901; se non che, poco tempo dopo una bufera danneggiò il padiglione aereo della stazione inglese ed un
ciclone distrusse totalmente le antenne della stazione americana. Questo incidente, per quanto grave, non mi distolse dal mio proposito; mi indusse però a modificarne la stazione, facendo
costruire un "aereo" più semplice per la stazione trasmittente inglese ed escogitando per la costa americana una stazione ricevente provvisoria nella quale l'antenna sarebbe stata costituita da
un semplice filo aereo sollevato da un pallone o da un cervo volante. Come ubicazione di questa stazione ricevente scelsi una collina nei pressi della città di San Giovanni di Terranova. Nei
primi giorni di dicembre del 1901 arrivai a San Giovanni, e in brevissimo tempo feci costruire e sistemare la stazione ricevente: l'onda impiegata era di circa 1.800 metri e la potenza 15 Kw. I
miei assistenti in Inghilterra avevano l'ordine di trasmettere una serie ripetuta di lettere 'S' dell'alfabeto Morse ad una determinata velocità, durante certe ore prestabilite. Gli apparecchi
erano necessariamente assai primitivi e oggi, guardando indietro e ripensando a quegli impianti, non si può fare a meno di meravigliarsi di come la prova sia potuta riuscire: onde continue a
quell'epoca non esistevano, non si possedevano le valvole termoioniche, che oggi assicurano così grandi vantaggi, né si conoscevano tanti preziosi apparecchi elettrici divenuti ora di uso comune;
in breve i trasmettitori ed i ricevitori di cui allora disponevano verrebbero oggi giudicati pressoché inservibili. La mattina del 12 dicembre tutto era pronto ed il momento decisivo si
avvicinava. Nonostante un fortissimo e gelido vento, si riuscì ad innalzare, dopo molti vani tentativi, un cervo volante che sollevava una estremità dell'antenna ad un'altezza di circa 120 metri.
Alle 12.30, mentre ero in ascolto al telefono del ricevitore, ecco giungere al mio orecchio, debolmente ma con tale chiarezza da non lasciare adito a dubbi, una successione ritmica dei tre punti
corrispondenti alla lettera 'S' dell'alfabeto Morse. I segnali, cioè, che secondo gli ordini da me impartiti venivano lanciati nello spazio dalla stazione di Poldhu sull'altra sponda dell'Oceano.
Era nata in quel momento la radiotelegrafia a grande distanza. La distanza di oltre 3.000 Km, che sembrava allora enorme per la radio, era stata superata nonostante il presunto ostacolo della
curvatura terrestre che tutti ritenevano insormontabile. Il Governo italiano fu il primo ad avere la notizia di questa scoperta. Un dubbio rimaneva tuttavia nella mente di molti studiosi, quello
cioè, essendo la trasmissione dall'Inghilterra all'America avvenuta soltanto attraverso la superficie del mare, che essa avrebbe forse potuto essere ostacolata se lungo il percorso si fossero
trovati continenti e montagne. La possibilità di risolvere questo dubbio mi fu data per volere di Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III, che nel 1902 fece mettere a mia disposizione la Regia
Nave Carlo Alberto, agli ordini dell'Ammiraglio Carlo Mirabello. Su questa nave, nel corso di una lunga crociera nella Manica, nel Baltico, nel Mediterraneo e nell'Atlantico potei
inconfutabilmente provare che le zone continentali e le montagne interposte fra stazioni radio telegrafiche non ne impedivano le comunicazioni. Si ebbe così la conferma di ciò che avevo da tempo
intuito e che ora è divenuto realtà, e cioè non vi è distanza sulla terra che le radiocomunicazioni non possono superare. Da quel giorno la scienza delle radiocomunicazioni ha fatto passi da
gigante, ed offre oggi all'umanità il più potente ed universale mezzo di rapida comunicazione a distanza che il mondo abbia mai conosciuto." Guglielmo Marconi
Diego Piscina IW2MXE - AG6WJ